Shakespeare in jeans - Modulo PON FSE "The Pit", progetto 10.1.1A-FSEPON-PU-2017-149 Non uno di meno


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La performance conclusiva del modulo "The Pit" Shakespeare in jeans si è svolta nella serata del 30 maggio 2018 nell'Auditorium scolastico alla presenza del Dirigente scolastico, prof.ssa Maria Grazia Attanasi, dei genitori, dei docenti e dei compagni di classe dei ragazzi ed ha riscosso successo.

Il progetto si è evoluto in due fasi sotto la guida dell'esperto interno, Prof.ssa Maria Rosaria De Paolis coadiuvata dal tutor Prof. Pasquale Paiano. Nella prima parte del corso l'insegnante esperta L2 ha guidato i ragazzi nelle attività di lettura proponendo un'accurata selezione di testi e dialoghi tratti dalle opere teatrali di William Shakespeare, Romeo and Juliet e The Taming of the Shrew seguita dalla riscrittura e dalla semplificazione paratattica di dialoghi complessi con supporto LIM.

La semplificazione del linguaggio letterario ha permesso la pratica delle funzioni comunicative usate in inglese contemporaneo a livello A2 così come previsto in progettazione, ma di fatto sfociando nelle competenze comunicative di livello linguistico B1.

Inoltre i giochi teatrali di movimento e speaking interamente in L2 con la tecnica del TPR (Total physical response), con accompagnamento musicale, hanno sviluppato la conoscenza di sé stessi attraverso la scoperta del proprio corpo favorendo la collaborazione tra pari. La stesura dei dialoghi è stata realizzata con le tecniche comunicative del drama. Nelle attività svolte si sono utilizzati gli elementi tipici del role-making, role-taking, role-playing e anche del dialogo aperto che hanno condotto alla realizzazione del copione.

Ci sono stati momenti dedicati all'autovalutazione attraverso quali gli studenti hanno potuto descrivere la propria esperienza.

Nella seconda fase del progetto, la docente di lingua,  in collaborazione con la Compagnia di Teatro Stabile "La Busacca", ha aiutato gli studenti a prendere coscienza delle potenzialità espressive del corpo, della voce, dei movimenti e della gestualità. Le strategie usate sono state simili a quelle del gioco e della simulazione. L'adattamento dei dialoghi e delle produzioni scritte dagli allievi, come pure la messa in scena, è stata a cura dei docenti che hanno instaurato una proficua collaborazione. L'ideazione e le prove dei movimenti scenici, il reperimento dei materiali di scena, delle musiche di accompagnamento e l'allestimento hanno coinvolto i ragazzi e reso entusiasmante la fase immediatamente precedente alla performance finale, creando una forte sintonia tra tutti e un impegno corale che è raro vedere nelle aule scolastiche.

Lo spettacolo ha rappresentato la più importante motivazione, un punto di forza fondamentale ai fini dell'acquisizione della lingua straniera, poiché ha permesso di abbattere i filtri affettivi ed aumentare la fiducia in sé allo stesso tempo. In questa occasione tutti, ed in particolare quegli allievi più riservati e introversi, hanno trovato motivo di libertà espressiva tramite l'interpretazione del personaggio a loro affidato: anche poche battute si sono rivelate un efficace banco di prova. Si è stabilito un rapporto positivo di fiducia reciproca tra allievi ed esperti, un apprendimento cooperativo e tra pari di ottimo livello. Gli ambienti offerti dalla scuola sono stati adatti al tipo di attività proposta.